Regione Piemonte, minori stranieri non accompagnati: siglato un importante protocollo d’intesa

Un atto che testimonia il concreto impegno interistituzionale per fronteggiare una delle problematiche connesse all’ingresso sul territorio regionale dei minori stranieri non accompagnati.

In occasione della Giornata internazionale dei diritti dei migranti, il 18 dicembre, a Palazzo Lascaris è stato firmato un protocollo d’intesa che definisce le attività relative all’accertamento dell’età dei sedicenti minori, privi di documenti d’identità, che entrano in Piemonte senza un accompagnatore adulto.

Il numero dei minori non accompagnati si aggira, in Piemonte, intorno alle mille unità e l’iniziativa si inquadra nell’ambito della problematica di allarme sociale correlata all’arrivo di ragazze e ragazzi stranieri non accompagnati, anche minori di 14 anni, che si rendono responsabili di reati gravi, rispondendo a una duplice esigenza. Da un lato, quella di porre basi processualmente corrette per l’identificazione del reo e della sua età effettiva, dall’altro, di scongiurare il rischio di dispendiose ripetizioni di esami radiografici, tra l’altro nocive e dunque da effettuarsi esclusivamente nei casi in cui risultino indispensabili.

Il documento, fortemente voluto da Mauro Laus, presidente del Consiglio regionale e presidente del Comitato regionale per i diritti umani, dalla Giunta regionale con gli assessori all’Immigrazione e Diritti civili Monica Cerutti, alle Politiche sociali Augusto Ferrari e alla Sanità Antonio Saitta e da Anna Maria Baldelli, procuratrice della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni del Piemonte e della Valle d’Aosta, interviene quindi per stabilire una procedura univoca in tutto il Piemonte per la definizione dell’età dei minori stranieri non accompagnati, superando la disomogeneità d’azione del passato, foriera, nella pratica, di difficoltà applicative.