Asti, ragazza sequestrata e violentata: arrestati dalla Polizia due uomini

E’ stata prelevata con forza da due uomini e condotta in uno scantinato dove uno di questi l’ha violentata: è questo il terribile racconto di una ragazza trentenne residente ad Asti fatto agli uomini della Polizia che l’hanno liberata.

Un indagine lampo condotta dalla Squadra Mobile della Polizia di
Asti ha permesso di arrestare due uomini  e di denunciarne un terzo a piede libero; tutte e tre sono nordafricani senza regolare permesso di soggiorno.

Le accuse vanno da sequestro di persona, violenza sessuale e lesione per uno dei due arrestati, sequestro di persona in concorso per il secondo.

La vicenda parte dalla segnalazione del padre della ragazza, una trentenne che si è trasferita ad Asti da Alessandria dopo la separazione con il marito, che non avendo più notizie della figlia, il giorno dell’Immacolata, si reca in stazione ad Asti (la giovane usava il treno per i suoi spostamenti) e non trovandola allerta la Polfer che subito avvisano la Squadra Mobile e le Volanti della Questura di Asti.

Iniziano le indagini e le ricerche partendo dalle informazioni date dal papà della ragazza, che in passato aveva frequentato persone tunisine note alle forze dell’ordine per reati di spaccio.

Dalle analisi dei filmati delle telecamere della stazione si vede la ragazza insieme al tunisino durante la giornata dell’Immacolata, gli uomini della Polizia si recano a casa della ragazza, dove trovano la porta divelta, ma della ragazza nessuna traccia. Le ricerche proseguono senza esito per tutto il sabato.

La domenica la svolta, la ragazza riesce ad inviare un messaggio tramite whatsapp ad un’amica in cui segnala l’indirizzo in cui viene tenuta segregata, la Polizia si reca sul posto ma non trova nessuno. Un secondo messaggio sempre all’amica inviato dalla giovane, indica un altro indirizzo e questa volta è quello giusto: la Polizia si reca in uno scantinato di un condominio di Corso Casale e trova la ragazza con tre tunisini.

La giovane dichiara agli agenti di essere stata prelevata di forza dalla sua abitazione da due dei tre tunisini presenti, e portata in quello scantinato dove è stata violentata da uno di loro, il tunisino con cui era stata ripresa alla stazione.  Per impedire che opponesse resistenza è stata anche legata al letto con un cavo del telefonino, come testimoniano le ferite che riporta sui polsi; inoltre la ragazza è anche stata picchiata e ha riportato la frattura del naso.

La ragazza è stata subito portata al Pronto Soccorso per essere visitata, mentre i due tunisini responsabili del sequestro sono stati arrestati e in giornata è attesa la convalida dell’arresto.