Una sesta edizione da record per la rassegna culturale Libri in Nizza fotogallery

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Si è conclusa la sesta edizione di “Libri In Nizza”, rassegna di incontri culturali organizzata lo scorso weekend al Foro Boario.

Circa 2 mila i partecipanti all’evento, dedicato quest’anno alla narrazione “meraviglie di parole, suoni, colori, gesti”. 18 tra scrittori, giornalisti, autori ed artisti che si sono alternati dialogando con il pubblico e presentando le novità.

Ad aprire la nuova edizione il sindaco di Nizza, Simone Nosenzo, affiancato dagli Assessori alla cultura Ausilia Quaglia e alla promozione Marco Lovisolo.

Il sabato mattina dedicato all’arte è stato coordinato da Laura Botto Chiarlo, dell’omonima azienda vinicola di Calamandrana. “Un paesaggio che, con la sua bellezza, riuscirà a salvarsi”. Questo uno degli spunti del Presidente dell’Associazione Architettura Paesaggio Piemonte, Ferruccio Capitani e del critico e curatore artistico Fortunato D’Amico. I nostri paesaggi, ripresi dall’alto con le geometrie tracciate dagli agricoltori, diventano arte, ma sono flagellati da incendi e deturpazioni urbane.

“Rappresentano quella bellezza che dà senso alla vita ed alla costruzione continua di quello che ha valore per tutti noi nella quotidianità. L’umanità non può vivere senza bellezza”. Queste le parole del filosofo Stefano Zecchi, scrittore, professore ordinario di Estetica all’Università degli Studi di Milano e direttore dell’Istituto Internazionale di Scienza della Bellezza di Milano.

Il presidente ed amministratore delegato della Aurora Srl, Cesare Verona ha parlato di ritorno alla scrittura a mano e di quando, 150 anni fa, a Torino veniva prodotta la prima penna stilografica italiana. Con lui, la direttrice della fondazione “Officine della scrittura” di Torino, Giulia Venuti, che ha illustrato un allestimento museale interattivo, un viaggio per il ritorno alla penna delle generazioni della tastiera.

Tre gli allestimenti presenti nel Foro Boario, descritti dai rispettivi autori. Il Responsabile Editoriale “Giorgio Mondadori-Cairo Publishing”, Carlo Motta ha presentato il catalogo “Feofeo io sono colore” e la mostra composta da sette tele “Il ciclo dei Chakra” di Feofeo. Il fotografo e autore di libri di viaggi, Sergio Ardissone, che con la sua Nikon ha fotografato persone in tutto il mondo, ha proposto il percorso fotografo “Burma: la luce del Buddha”.

Il giovane illustratore Gabriele Sanzo, autore dell’immagine del programma di questa edizione, ha portato 27 opere in legno dal titolo “Prosopagnosia”, mentre Elio Garis, designer, eramista e pittore, ha esposto le sue sculture a Palazzo Crova, nell’ambito di “Art’900 – Collezione Davide Lajolo”.

Presente anche L’accademia di Cultura Nicese L’Erca, con preziosi documenti e testi storici e il costume settecentesco della baronessina Crova, protagonista di uno spettacolo teatrale rappresentato la scorsa estate nei giardini di Palazzo Crova.

Ad aprire il sabato pomeriggio un balletto della scuola di danza di Arianna Rota, dal titolo ”Sherazade”, ispirato a “Le mille e una notte” (Donzelli) e le tavole disegnate da Cinzia Ghigliano, che ha illustrato l’ultima edizione della fiaba, intervistata dall’assessore alla Cultura del Comune di Nizza Monferrato, Ausilia Quaglia.

Sul palco è salito il giovane scrittore angolano, Antonio Dikele Distefano che in mattinata ha incontrato alcuni studenti astigiani per discutere del suo libro “Chi sta male non lo dice”
(Mondadori). Il 25enne italiano di seconda generazione, divenuto famoso nel web col suo primo romanzo letto da 10 mila persone (poi pubblicato da Mondadori) è stato intervistato dagli studenti sul senso della vita.

I fumetti protagonisti dell’ultimo lavoro di Luigi Piccatto sono stati l’argomento dell’incontro con l’autore di “Dylan Dog, la quinta stagione” della Sergio Bonelli Editore. Sul palco, ad animare la discussione, i giornalisti Enzo Armando e Fulvio Gatti.

Il giornalista del quotidiano La Stampa, Fulvio Lavina e la presidente dell’Associazione culturale Davide Lajolo, Laurana Lajolo hanno presentato il libro “Il ritorno delle tribù” (Rizzoli) scritto dal direttore de La Stampa, Maurizio Molinari. Un testo che offre chiavi di lettura delle crisi a livello mondiale di estrema attualità. Una fotografia del Medioriente, del crollo dei regimi storici e dell’Occidente, tra crisi economica, illusione della globalizzazione, immigrazione, terrorismo.

Un racconto inedito, dal titolo “Mirabilia” è stato narrato dalla scrittrice Laura Calosso, che ha scritto“La stoffa delle donne” (Sem). Un nuovo videoracconto creato appositamente per la
manifestazione, accompagnato dalle immagini di Franco Rabino e dalle musiche di Andrea Passarino.

Sul palco è salita anche l’attrice, doppiatrice, conduttrice tv e radio Veronica Pivetti col suo libro “Mai all’altezza” (Mondadori), un volume ironico e autoironico sul senso dell’esistenza, sui traumi della vita raccontati con una verve irresistibile. L’intervista all’autrice, che si è lasciata andare ad aneddoti legati alla sua vita, è stata condotta dalla direttrice della Biblioteca Astense Giorgio Faletti, Donatella Gnetti.

Domenica pomeriggio il giovane poeta del web e youtuber Francesco Sole, ha presentato il suo libro “Ti voglio bene” (Mondadori), in un reading-concerto, accompagnato dal pianista Massimo D’Alessio. “Le mie sono video poesie nelle quali racchiudo emozioni. Sono da condividere con chi ci sta a cuore” ha dichiarato, prima di cantare “sei la mia notifica preferita”.

Ai primi posti delle classifiche internazionali di vendita, lo scrittore Matteo Strukul, Premio Bancarella 2017 per il caso editoriale della quadrilogia “I Medici” (Newton & Compton) ha
presentato l’ultimo volume della saga “La decadenza di una dinastia”, intervistato da Eugenio Carena, bibliotecario di Nizza. Quattro i romanzi dell’autore veneto, 1600 pagine che catapultano il lettore nel Rinascimento e tra gli intrighi della dinastia fiorentina.

In collaborazione con la Biblioteca Astense Giorgio Faletti, la sua presidente Roberta Bellesini ha introdotto con letture di Silvia Chiarle il libro di Giorgio Faletti, “L’ultimo giorno di sole” (Baldini & Castoldi). “E’ il lavoro a cui Giorgio teneva di piu’ e al quale ha messo mano e pensato fino alla fine” ha detto Bellesini. Il racconto è diventato e tornerà ad essere uno spettacolo teatrale.

Nicola Lagioia, scrittore e Premio Strega 2015 per il libro “La Ferocia”, ha concluso la manifestazione. Il direttore dell’ultima edizione del Salone del Libro di Torino, è salito sul palco insieme al vicepresidente del Salone Internazionale del Libro Mario Montalcini, intervistati dal giornalista Gabriele Ferraris.

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