Lettere al direttore

M5S: piccole regole, grandi esempi: l’utilizzo del logo della pista di Valmanera

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Movimento 5 Stelle di Asti.


Il gruppo consiliare di minoranza capeggiato da Beppe Passarino, accortosi dell’uso dello stemma della Città di Asti da parte di una pagina Facebook che promette la riapertura del crossodromo di Valmanera, ha chiesto spiegazioni all’Amministrazione Comunale, che ha candidamente risposto che si è ritenuto opportuno procedere così, perché lo Statuto permette al Sindaco di concedere l’uso del simbolo della Città, e perché “potrebbe costituire un segno importante nello sviluppo delle attività sportive e di propaganda del territorio”.

Nella risposta data dall’Amministrazione siamo d’accordo sull’utilizzo del termine propaganda: apporre il simbolo della Città accanto al logo di un’attività che attualmente non è possibile esercitare per la sussistenza dell’area di vincoli ambientali, non è esposizione dei fatti, ma presentazione della realtà in un modo che avvantaggia chi trasmette il messaggio: in questo caso, l’associazione sportiva che ambisce alla riapertura della pista, nella cui pagina del noto social network, il Movimento 5 Stelle astigiano viene tacciato di essere contro attività sportive, culturali, o di intrattenimento che possono rilanciare il territorio.

Ribaltando la prospettiva, come dovrebbe fare un cittadino attento e informato, sarebbe evidente che esso è contro quei gesti che all’apparenza non aggravano la situazione attuale, ma contribuiscono a creare un clima di mancato rispetto delle regole accettato e condiviso, che allontana i cittadini dall’obiettivo dell’evoluzione civile.

L’uso del simbolo del Comune di Asti in tal caso, quindi, non ci pare opportuno per varie ragioni, se pur esso possa apparire poca cosa rispetto ai gravi problemi che affliggono la nostra città: vero è che l’art. 2 dello Statuto stabilisce che Il Sindaco, sentita la Giunta comunale, puo’ concedere l’uso e la riproduzione degli stessi a soggetti esterni, ma è anche vero che lo stesso articolo prevede che “L’uso e la riproduzione di tali simboli avviene, di norma, per fini istituzionali”: fra questi non crediamo che si possa ravvisare la promozione della riapertura di una pista attualmente negata dalla legge, al di là delle riflessioni sul turismo e sulla promozione del territorio che, speriamo presto si estrinsechino in provvedimenti che vadano al di là della concessione dell’utilizzazione del simbolo del Comune.

E infine, ci pare opportuno ricordare che un bene diffuso tutelato dallo stesso Statuto è l’ambiente, a salvaguardia del quale è stato posto il vincolo sul SIC di Valmanera: “Il Comune tutela l’ambiente naturale ed il proprio territorio; si impegna a promuovere iniziative atte a diffondere la conoscenza di valori ecologici; garantisce l’informazione e sollecita la partecipazione dei cittadini nel controllo del rispetto delle leggi di difesa ambientale”.

No, non sono parole del Movimento 5 Stelle, “parassiti aggiunti e pure ignoranti”, come viene definito per appartenenza anche il nostro gruppo consiliare, nella già citata pagina Facebook che riporta il logo di quel Comune di Asti che contribuiscono, se pur in minoranza, a governare; è il comma 9 dell’art. 1 dello Statuto comunale, titolato “Principi informatori”.

E i principi, si sa, vengono prima dell’opportunità.

Movimento 5 Stelle Asti