Lettere al direttore

L’Associazione Cuochi Itineranti sulla Fiera del Tartufo di Asti: ”Disgusto e amarezza nel ricevere critiche da chi non è del mestiere”

Riceviamo e pubblichiamo la risposta dell’Associazione Italiana Cuochi itineranti alla lettera di Angela Quaglia sulla Fiera del Tartufo.

Gentilissimo Direttore,
facendo seguito alla lettera pubblicata sul vostro quotidiano online a firma Angela Quaglia, le invio la presente, avvalendomi del diritto di replica, al fine di rispondere chiaramente e sinceramente alle inesattezze dichiarate.

L’edizione 2017 della Fiera Regionale del Tartufo di Asti è stata organizzata dall’Associazione Italiana Cuochi Itineranti e dal Comune di Asti, pertanto in qualità di Presidente dell’A.I.C.I. mi sento completamente chiamato in causa nelle accuse della signora Quaglia e ci tengo a precisare che nei 50 giorni dedicati all’organizzazione della Fiera non vi è mai stata nessuna dichiarazione da parte di nostri rappresentanti oltreché da rappresentanti del Comune di Asti che la Fiera “sarebbe stata il coronamento e la conclusione delle altre svoltesi in provincia di Asti sia perché sono ancora in calendario altre Fiere sia per il rispetto di quelle Fiere che negli anni hanno ottenuto la qualifica “nazionale”.

La scelta effettuata di allargare l’area della Fiera a piazza Roma ed a palazzo Ottolenghi è stata una scelta fortemente voluta affinché l’evento servisse per valorizzare le realtà storiche e culturali presenti nel centro storico di Asti e non solo e sempre le solite. Se, poi, questo non è stato preso come spunto dalle attività commerciali locali per un’apertura straordinaria ciò non è da imputare all’organizzazione, a tal proposito mi permetto di condividere i ringraziamenti da parte dell’associazione Borgo – Fattoria Didattica, ospitata in corso Alfieri in prossimità di piazza Roma, per la partecipazione degli astigiani e per i fondi raccolti durante la loro presenza.

Sulla quantità di tartufi presenti, credo ci sia pochissimo da spiegare perché persino un bambino ha capito che quest’anno, a causa delle condizioni meteorologiche sfavorevoli la “cerca” non è stata fruttuosa come negli anni passati e pertanto, considerando anche la concomitanza di altre Fiere (calendarizzate fin dallo scorso anno), non è stato possibile avere un quantitativo elevato anche perché è stata una nostra scelta coinvolgere solo ed esclusivamente trifolao piemontesi quando avremmo tranquillamente potuto proporre la stessa cosa a trifolao e commercianti di altre regioni italiane senza poter garantire la qualità e la provenienza del prodotto stesso. I prodotti tipici del territorio sono stati presentati in alcuni stand mentre altri produttori hanno preferito non partecipare viste le esperienze negative degli ultimi due anni. Un loro coinvolgimento in modo diverso non è stato possibile in quanto erano già state fatte le relative fiere a tema ed avremmo corso il rischio di fare una “fotocopia” di altri eventi.

La totalità dei costi di organizzazione della Fiera è stato a carico della nostra Associazione ed i proventi per la copertura degli stessi sono arrivati dalla quota di partecipazione degli espositori e da alcuni sponsor oltrechè dalle casse della nostra associazione. La quota di partecipazione è stata fin dall’inizio ben evidenziata sul modulo di adesione ed ogni espositore “invitato” ha scelto liberamente se partecipare e con quale dimensione di spazio, non vi è stato alcun obbligo e nessuna forzatura al fine della loro partecipazione. La quota di partecipazione comprendeva un allaccio elettrico da 1 kwh per ogni spazio stand, di cui ci siamo fatti carico con l’Enel e con un’elettricista che ha realizzato un impianto certificato, e la sorveglianza notturna a partire dalla notte di giovedì.

Da parte dei responsabili della nostra Associazione c’è stato un continuo contatto con gli espositori durante tutti i tre giorni per monitorare l’andamento della Fiera stessa, sarà nostra cura confrontarci con il Comune di Asti in questi giorni per definire un bilancio definitivo e per valutare le migliorie da apportare nelle edizioni future.

In conclusione, ricordando che la nostra Associazione è apolitica ed apartitica, voglio esprimere il mio disgusto e la mia amarezza nel ricevere critiche ed osservazioni da chi non è del “mestiere” e che utilizza un evento molto importante per la città di Asti solo ed esclusivamente per fare politica.

La nostra Associazione è disponibile per il bene della Città e della Provincia al confronto con tutte le forze politiche, con i produttori del territorio e con le associazioni di categoria però se chi si propone per “cambiare” non è disponibile al confronto ma è solo pronto a giudicare non si potrà mai migliorare!!!

Massimo Perrone
Presidente Associazione Italiana Cuochi itineranti