Il presidio degli Ispettori del Lavoro di Asti e Alessandria

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Venerdì sorso, 17 novembre, il personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Asti-Alessandria ha organizzato un presidio davanti alla Prefettura di Alessandria, per aderire allo stato di agitazione nazionale, indetto dalle sigle sindacali  (Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uilpa, Confsal-Unsa, Usb, Intesa Fp).

Una riforma nata a Costo zero e che avrebbe dovuto accorpare sotto l’egida di un’ unica Agenzia gli Ispettori del Ministero del Lavoro, Inps e Inail per garantire una più efficiente tutela del lavoro.
“Di fatto dal 1 gennaio 2017, data dell’effettiva operatività dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro – dice la Segretaria Provinciale di ConfIntesa-Asti, Veronica Supino – c’è stato un depotenziamento delle funzioni ispettive degli Ispettori del Lavoro, che di fatto lavorano senza un proprio contratto integrativo, senza la previsione di una specifica indennità di Polizia giudiziaria, senza un’assicurazione professionale che li tuteli in caso di problematiche d’ufficio”.

L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro? Così s’intitola il documento unitario di protesta  siglato dalle maggiori sigle sindacali, che venerdì 17 una delegazione del personale dell’Ispettorato Territoriale di Asti-Alessandria ha consegnato  al Prefetto di Alessandria.

“Siamo stati ricevuti dal Prefetto di Alessandria – continua Supino – al quale è stato riferito il malessere della categoria e consegnato un documento unitario nel quale sono sintetizzate le problematiche più pregnanti del personale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro. Ora aspettiamo un riscontro da parte delle Istituzioni”.

 

 

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