Lettere al direttore

Fiera del Tartufo di Asti: la consigliera Quaglia risponde al presidente dell’Associazione Italiana Cuochi Itineranti

Riceviamo e pubblichiamo la risposta della consigliera comunale Angela Quaglia al presidente Presidente dell’Associazione Italiana Cuochi Itineranti, Massimo Perrone (leggi QUI).

 

Caro Direttore,
leggo adesso sul suo pregiato quotidiano on line il singolare commento del sig. Perrone alle mie critiche sullo svolgimento della Fiera Regionale del Tartufo, svoltasi ad Asti nell’ultimo fine settimana.

Gli rispondo pertanto molto volentieri, anche se il mio interlocutore non è l’organizzatore materiale della rassegna quanto piuttosto chi, avendo in mano le redini della città, aveva annunciato che “la Fiera del Tartufo sarebbe stata l’inizio del rilancio ”.
Non è andata evidentemente così e da qui la mia ( e non solo mia) delusione.

Quanto alla scelta delle locations, mi si permetterà di non condividere l’opzione Piazza Roma- Palazzo Ottolenghi sotto tendoni di plastica: una Fiera di qualità avrebbe dovuto esporre le proprie eccellenze in ambienti più eleganti e maggiormente qualificati.

Tra Piazza San Secondo e Piazza Roma, inoltre, c’era un deserto evidente: non basta dire che si è voluto valorizzare le realtà storiche e culturali scegliendo quel percorso! Forse bisognava fare qualche proposta in più rispetto agli adesivi sui marciapiedi!
In concomitanza, corso Alfieri, verso piazza Santa Maria Nuova, era chiuso al traffico ma non è stato minimamente valorizzato.

Infine. Ho chiesto con un’apposita interrogazione di conoscere i “conti” della manifestazione: le entrate ( pubbliche e/o private), le uscite ( Enel , occupazione suolo ecc) e non entro quindi nel merito della maggiore o minore spesa.
Lo farò a tempo debito, cifre alla mano e con le idee chiare.
E’ certo che, in qualità di consigliere comunale non posso non registrare e far presenti le valutazioni che molti cittadini hanno fatto sulla manifestazione: scarsa ( per la mancanza di tartufi, anche a causa del mancato coinvolgimento delle decine e decine di Trifulau astigiani ); non inerente i prodotti del territorio ( c’era di tutto ma mancavano proprio le eccellenze astigiane); costosa per chi ha fatto acquisti dagli espositori ( focaccia ligure, ad esempio).

E non posso che dispiacermi, da consigliere del Comune di Asti, che un’altra occasione di crescita e di valorizzazione della nostra città sia andata persa.
Non sono una”Cuoca Itinerante” ma un consigliere comunale: faccio politica come servizio ai cittadini, lo faccio volentieri e non ho bisogno del permesso del sig. Perrone per dire come la penso.
In conclusione: sono sempre disponibile al confronto ( che non mi è mai stato chiesto) ma rivendico l’assoluta libertà di criticare quando le cose non vanno…proprio per poter migliorare.
Queste sono le mie argomentazioni. Metterla “ in caciara” per nascondere un clamoroso fallimento, questo sì provoca disgusto!

Con viva cordialità

Angela Quaglia