Dal 6 novembre al via la campagna di vaccinazione antinfluenzale 2017-2018

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Partirà da lunedì prossimo, 6 novembre, la campagna di vaccinazione antinfluenzale.

L’influenza costituisce un importante problema di salute a causa del numero di persone che ogni anno ne vengono interessate e delle possibili gravi complicanze nei soggetti a rischio, come gli anziani e i portatori di patologie croniche.

Che cos’è

L’influenza è una malattia respiratoria acuta dovuta alla infezione da virus influenzali. È una malattia stagionale che si verifica durante il periodo invernale in Europa e nell’emisfero settentrionale.
I sintomi dell’influenza sono febbre oltre i 38°C, mal di gola, tosse, secrezioni nasali abbondanti; I casi severi e le complicanze dell’influenza sono più frequenti nei soggetti al di sopra dei 65 anni di età e con condizioni di rischio, quali ad esempio il diabete, malattie immunitarie o cardiovascolari e respiratorie croniche.
Le sindromi influenzali e l’influenza sono sorvegliate in Italia da un sistema integrato che stima il numero di casi e la sua distribuzione per fasce d’età, rileva i passaggi in Pronto Soccorso, i ricoveri ospedalieri. Nella stagione influenzale 2016/2017, l’incidenza cumulativa osservata in Italia è stata pari a 93 casi per 1.000 assistiti. Sono state inoltre segnalati 162 casi gravi e 68 decessi da influenza confermata.

Come prevenirla

Il principale strumento di prevenzione della sindrome influenzale è rappresentato dal vaccino antinfluenzale.
In Italia la strategia è quella di vaccinare le categorie di soggetti a rischio per evitare complicanze legate all’influenza.
La vaccinazione conferisce una protezione che comincia due settimane dopo la somministrazione e dura in media circa 6-8 mesi. Per questo, e poiché i ceppi in circolazione possono cambiare, è importante ripetere la somministrazione ogni anno.

Vaccinazione antinfluenzale
Il Ministero della Salute raccomanda la vaccinazione alle persone con età maggiore di 64 anni e a coloro che sono in stretto contatto con soggetti ad alto rischio, a tutte le persone a rischio di complicazioni secondarie perché affetti da patologie croniche a carico dell’apparato respiratorio, dell’apparato cardiocircolatorio, epatopatie croniche, diabete e altre malattie metaboliche inclusi gli obesi (con BMI > 30), insufficienza renale e surrenale cronica, malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinale, neoplasie, deficit immunitari, HIV e ai soggetti di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti.
La vaccinazione è raccomandata alle donne che all’inizio della stagione influenzale si trovano al secondo e al terzo trimestre di gravidanza.
Infine la vaccinazione è raccomandata per tutti coloro che svolgono funzioni lavorative di primario interesse collettivo o che potrebbero trasmettere l’influenza a persone ad alto rischio di complicanze e per coloro che, per motivi di lavoro sono a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani.
In Piemonte la vaccinazione antinfluenzale viene offerta gratuitamente e in modo attivo a tutti i soggetti indicati dal Ministero tramite i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta. Come lo scorso anno l’approvvigionamento del vaccino avviene attraverso le farmacie territoriali.
Nella Asl di Asti, durante la campagna 2016/2017 sono state somministrate 34.871 dosi: “dato che si vorrebbe incrementare quest’anno per aumentare la protezione della popolazione” comunicano dalla Direzione.

Altre precauzioni

La trasmissione del virus dell’influenza si verifica per via aerea attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce e per via indiretta attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie.
Per questo, una buona igiene respiratoria, cioè il coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, utilizzare fazzoletti da gettare e lavarsi spesso le mani sono azioni che giocano un ruolo importante nel limitare la diffusione dell’influenza.

Vaccinazione antipneumococcica

In base al Piano nazionale vaccinazioni 2017-2019, contestualmente all’antinfluenzale sarà avviata l’offerta attiva e gratuita anche della vaccinazione contro lo Pneumococco.
Lo Pneumococco è un batterio molto diffuso che si ritrova comunemente nel tratto respiratorio superiore dove può provocare sintomi quali otite e sinusite. Tuttavia, raramente, in condizioni che riducono l’efficienza del sistema immunitario, il germe può causare malattie più gravi quali polmonite, sepsi e meningite. Tale evenienza è più frequente tra i bambini, gli anziani, e le persone che soffrono di patologie che deprimono il sistema immunitario.
La vaccinazione anti-pneumococcica sarà somministrata dal medico di famiglia ai soggetti di 65 anni di età (nati nel 1952); potrà essere offerta simultaneamente alla vaccinazione antiinfluenzale oppure somministrata indipendentemente in qualsiasi stagione dell’anno dal momento che la protezione dura tutta la vita.
Le persone che invece devono essere vaccinate perché a maggior rischio di patologia invasiva (per malattie cardiache e polmonari croniche, asplenia, epatopatie, emoglobinopatie, immunodeficienze, diabete, ecc.) si dovranno rivolgere al Servizio vaccinale della Asl per valutare l’offerta vaccinale più adatta alla singola situazione.

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