Criptovalute: l’ascesa continua

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Una vera e propria marcia trionfale alla faccia di chi le aveva etichettate come un prodotto di passaggio, uno di quelli che lasciano registrare un boom incredibile per alcuni mese salvo poi andarsi a sgonfiare.

Si parla di criptovalute, monete virtuali diventate famose grazie alla rapida ascesa del loro alfiere, il Bitcoin, che nel giro di qualche anno è arrivato a valere da pochi centesimi a oltre 4mila dollari. Il termine ‘criptovaluta’ è entrato ormai a far parte del vocabolario degli internauti italiani. Si tratta di monete di scambio esclusivamente virtuali, esistenti solo in rete e non materialmente.

Questi strumenti si basano su un sistema decentralizzato, nel senso che non è prevista la presenza di una banca centrale tantomeno di un organo di controllo di un qualsivoglia governo. Altro punto a loro favore, garantiscono l’anonimato nelle transazioni, sia per acquisti che per vendite. Sono poi presenti sul mercato in numero limitato, visto che le principali criptovalute possono solo essere prodotte, create al pc; e di conseguenza si è deciso di lanciarle in numero limitato onde evitare fenomeni che riguardano le valute reali, come l’inflazione.

Le transazioni in criptovalute sono poi sicure in quanto avvengono con una modalità particolare che mette al sicuro da tentativi di effrazione esterni. Ovviamente come detto, esistono solo online: non hanno un riscontro fisico.

Come fare quindi per acquistarle? Ci sono tanti approcci differenti alle criptovalute: per comprarle ci si deve rivolgere alla rete tramite i cosiddetti exchange, ovvero piattaforme per comprare monete virtuali in cambio di valute tradizionali. Chi acquista queste monete le inserisce poi in un wallet, un portafogli virtuale.

C’è poi chi procede a investire direttamente sulle criptovalute tramite trading online: il tutto utilizzando broker presenti in rete, proprio come si fa per altri strumenti. Per fare trading di criptovalute con i migliori broker regolamentati è necessario scegliere con attenzione il soggetto cui affidarsi.

Questo perché, per quanto strano possa sembrare, in un mercato oramai così diffuso e noto a chiunque, esistono figure di broker che rispondono a tutti i requisiti previsti dalla legge (in Italia al riguardo, è compito della Consob quello di fare le regole, vigilare e rilasciare poi eventuali autorizzazioni per operare); ed altre che invece operano in modo assolutamente fuori dai paletti della legalità.
Per dirla in altri termini, intermediari che agiscono senza avere le regolari licenze.

Il che è, come ovvio, un fattore di rischio molto elevato per chi va ad affidare a tali piattaforme i propri soldi da investire. E ciò vale sia per chi investe nel trading online che per coloro i quali decidono di acquistare criptovalute seguendo questo percorso.

Tornando proprio al mercato delle monete virtuali, detto del Bitcoin, la regina delle criptovalute, oggi in rete ne sono nate tantissime altre sulla scia dell’illustre predecessore. Quella che va per la maggiore attualmente è l’Ethereum, ma in rampa di lancio scalpitano anche Ripple, Bitcoin Cash, Litecoin, Monero, Waves, Iota, Ada e tante altre.

Un mercato enorme che sta continuando a crescere al punto che alcuni governi centrali, come la Cina e forse, a breve, anche la Russia, hanno deciso (o minacciano di farlo a breve) di vietarne la diffusione. La battaglia sulle  criptovalute è appena iniziata.

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