All’Ospedale Cardinal Massaia “L’informatica è parte della cura”

Si è tenuto questa mattina, presso l’Ospedale Cardinal Massaia di Asti, l’annunciato incontro tra 14 consiglieri comunali e alcuni primari e responsabili dei Reparti Ospedalieri. Obiettivo dell’incontro era comprendere il funzionamento del sistema informativo della sanità astigiana attraverso il punto di vista di chi tutti i giorni basa la propria attività lavorativa sull’utilizzo dei medesimi agendo direttamente sulla qualità della prestazione fornita al cittadino.

Grazie a tale colloquio i consiglieri comunali potranno valutare meglio le osservazioni da proporre al Direttore Generale dell’ASL di Asti, la Dott.ssa Ida Grossi, al tavolo di confronto organizzato nel pomeriggio di lunedì 20 novembre in Municipio e a cui è invitato a partecipare anche il Presidente dell’Ordine dei Medici Dott. Claudio Lucia.
“L’informatica è parte della cura”- è stata la conclusione a cui si è unanimemente arrivati.
“Avere un eccellente sistema informativo, come quello di Asti, molto più avanzato di quello di altre ASL piemontesi e addirittura considerato eccellente a livello nazionale è motivo di grande orgoglio soprattutto perché, in questi anni, si sono fatti numerosi passi avanti con l’obiettivo di mettere il cittadino al centro del lavoro sanitario”.

Con le tecnologie attualmente in uso presso la ASL di Asti, tutti gli esami clinici di una persona, che spaziano dal semplice esame del sangue a immagini radiodiagnostiche quali TAC, risonanze, ecc., a terapie di somministrazione, a referti, a lettera di dimissioni dall’ospedale, confluiscono in un unico “dossier” a disposizione dei medici ospedalieri in ogni momento ovunque essi si trovino all’interno dell’ospedale (nonché dei medici di famiglia mediante invio puntuale). È evidente come ciò permetta una maggior efficienza nel livello di servizio e di cura offerto al paziente, il quale vede la propria storia clinica costantemente aggiornata ed implementata di nuove informazioni.
Come hanno confermato i sanitari “tutto ciò contribuisce a rendere efficace e trasparente la diagnosi e la terapia molto meglio di quanto avvenisse prima, quando molte diagnosi erano scritte a mano, a volte in calligrafie poco chiare”.

“Se si pensa che solo al Pronto Soccorso si contano 70.000 passaggi all’anno e che, solo per le analisi, si raggiunge la cifra di 250.000 pazienti esaminati, si comprende la necessità di un sistema informatico efficiente, snello e sempre disponibile” – hanno commentato i consiglieri. “Sarebbe utile avere un sistema unico a livello regionale ma adeguato in eccellenza alla realtà astigiana e non ai livelli inferiori di alcune ASL piemontesi”- hanno aggiunto. È importante ricordare che Asti è riuscita con una massiccia mobilitazione a mantenere presso il Cardinal Massaia le eccellenze sanitarie che la contraddistinguevano. Occorre che la stessa scelta venga fatta oggi per l’informatizzazione al fine di facilitare la vita e la cura dei cittadini, nonché mantenere ed efficientare il servizio offerto loro.
A tal proposito è opportuno ricordare che oggi, ad Asti, basta portare con sé soltanto la tessera sanitaria: da quella il medico (curante o ospedaliero) può ricostruire tutta la storia clinica del cittadino e predisporre cure adeguate.