Al Club per l’Unesco di Canelli la menzione per “La fabbrica nel paesaggio”

Si è svolta sabato 21 ottobre, a Foligno la cerimonia per la proclamazione dei vincitori del concorso internazionale “La fabbrica nel paesaggio”, promosso dal Club per l’Unesco di Foligno e Valle del Clitunno, giunto all’ottava edizione.

Il Club per l’Unesco di Canelli, rappresentato da Patrizia Brambilla, proprietaria del relais Villa del Borgo di Canelli si è aggiudicato l’attestato di merito per “aver dimostrato di apprezzare e condividere lo scopo di un’iniziativa che, ben lungi dall’essere competitiva, si propone di promuovere la cultura del territorio e del paesaggio, il rispetto dell’ambiente e la conservazione del grande patrimonio paesaggistico del nostro Paese”.

Una sezione del concorso era riservata infatti agli imprenditori che hanno realizzato o ristrutturato la sede della propria attività con particolare attenzione all’ambiente e al paesaggio. Il primo premio è andato all’albergo dell’agenzia di Pollenzo.

“Per me è stato un onore partecipare al concorso – ha dichiarato Patrizia Brambilla – ringrazio la presidente del club per l’innesco di Canelli Simona De Paoli Chiarlo e Giancarlo Ferraris per la stesura del progetto. Partecipare alla premiazione e ricevere l’attestato di merito mi ha dato ancora di più la carica per continuare a perseverare nella valorizzazione di quello che il nostro territorio offre, divulgandone i valori e stimolando la consapevolezza”.

L’edizione 2017 del premio ha confermato la grande rilevanza assunta: ventitré i Club e Centri per l’UNESCO partecipanti, altrettante le “Fabbriche” candidate, tredici le regioni rappresentate.
“Il merito del successo spetta, come nel caso, ai Club e Centri per l’UNESCO –ha spiegato Paola Azzario Chiesa, presidente della Federazione Europea dei Centri e Club Unesco – che, con immutato senso di appartenenza ed interesse, anno dopo anno selezionano e propongono le eccellenze imprenditoriali della loro terra; altrettanto alle “fabbriche” candidate, in un susseguirsi di tematiche accomunate da un unico filo conduttore: la sostenibilità e il rispetto del paesaggio nel suo “uso” imprenditoriale.

Alla cerimonia di venerdì nella sala consiliare erano presenti pil sindaco di Foligno, Nando Mismetti, Maria Paola Azzario Chiesa, presidente della Federazione Europea dei Centri e Club Unesco e Maria Luisa Stringa, presidente della Federazione Italiana dei Centri e Club Unesco nonchè membro del Consiglio Esecutivo Mondiale.

Alla premiazione hanno partecipato Angelo Paladino – presidente dell’Osservatorio Europeo del Paesaggio –  Maurizio Di Stefano – Presidente Icomos Italia (organo consultivo del Comitato del Patrimonio Mondiale Unesco per la tutela dei siti storici ed archeologici) Claudio Ricci – presidente dell’Associazione “Città e Siti Italiani Patrimonio Unesco” – e Lucio Alberto Savoia, segretario generale della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco
L’obiettivo del premio “è educativo e non competitivo”, ha spiegato Gabriella Righi, presidente del Club per l’Unesco di Foligno e Valle del Clitunno. I riconoscimenti vengono assegnati agli imprenditori e alle istituzioni che hanno attivato iniziative e progetti dimostrando una particolare sensibilità nei confronti del paesaggio.

Il concorso si è articolato in due sezioni. La prima riservata agli imprenditori che hanno realizzato o ristrutturato la sede della propria attività con particolare attenzione all’ambiente e al paesaggio. L’altra riguarda amministrazioni ed istituzioni che abbiano promosso, attuato o ristrutturato opere di utilità pubblica e sociale nel campo della pianificazione e gestione del territorio.
Gli obiettivi sono quelli di accrescere la consapevolezza che il paesaggio coopera all’elaborazione delle culture locali e rappresenta una componente fondamentale del patrimonio culturale e naturale, contribuendo al benessere e alla soddisfazione degli esseri umani e al consolidamento dell’identità nazionale; promuovere lo sviluppo sostenibile, fondato sul rapporto equilibrato tra i bisogni sociali, l’attività economica e l’ambiente.

Alla segreteria del concorso – sono stati coinvolti i diversi club per l’Unesco – sono arrivate 24 candidature, 23 da 13 regioni italiane (Campania, Emilia-Romagna, Friuli, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana, Sardegna, Sicilia e Umbria) e 1 dalla Slovenia.