10 anni di Partito Democratico, se ne parla ad Alba con Piero Fassino

Sono trascorsi dieci anni dalla fondazione del Partito Democratico: era il 14 ottobre 2007. Un decennio in cui il mondo, l’Europa, l’Italia sono cambiati radicalmente. Si è passati dall’entusiasmo generato dall’elezione di Obama a presidente degli Stati Uniti all’incertezza per l’affermazione di Trump. L’Europa guardava con fiducia al suo futuro mentre oggi si interroga incerta su come uscire dall’impasse. Dieci anni fa iniziava la più lunga crisi economica conosciuta dal dopoguerra.

Dieci anni segnati dal terrorismo di al-Qaida e dell’Isis e dagli attentati che hanno colpito l’Occidente nel cuore delle sue capitali. Allora “populismo” era vocabolo per esperti, oggi è fenomeno che raccoglie vasto consenso, mettendo in tensione cittadini e istituzioni. Per un secolo, il Novecento, la sinistra ha affermato i suoi valori grazie a quattro parole – sviluppo, lavoro, protezione sociale, democrazia – che oggi appaiono lesionate. Di fronte a tutto questo, cosa deve fare una sinistra che non si rassegni a una condizione di minorità? Come si affermano i diritti in una società flessibile? Come si costruisce una società multiculturale che non chieda rinunce all’identità e renda ciascuno sicuro e libero da paure? E come gestire le nuove dicotomie: occidente/oriente, sovranità/globalizzazione, lavoro/tecnologie, integrazione/identità?

Una riflessione necessaria contenuta in“PD Davvero”il recente libro di Piero Fassino edito da La nave di Teseo.Un’analisi sviluppatada chi il Pd ha contribuito a fondarlo, ne ha vissuto in prima persona ogni passaggio ed è tuttora impegnato sul fronte del rinnovamento della sinistra italiana ed europea. Già Ministro del commercio con l’estero dal 1998 al 2000 e Ministro della giustizia dal 2000 al 2001, Fassino è stato segretario nazionale dei Democratici di Sinistra tra il 2001 e il 2007. Nel novembre 2007 è stato nominato Inviato dell’Unione Europea in Birmania da Javier Solana, Alto Rappresentante per la Politica Estera e di Sicurezza Comune dell’Unione europea. Dal maggio 2011 al giugno 2016 è stato sindaco di Torino. Da luglio 2013 a ottobre 2016 è stato presidente dell’ANCI.

Piero Fassino sarà presente ad Alba, per presentare il suo libro, domenica 19 novembre alle ore 17.30 presso la Sala Riolfo nel Cortile della Maddalena. L’iniziativa è organizzata dalle strutture locali del Partito Democratico di Alba e di Verduno

“Il confronto con Piero Fassino è un’ottima occasione per celebrare ad Alba i dieci anni del Partito Democratico – afferma William Revello, segretario del Circolo Aba-Roddi – Avremo modo di ripercorrere le tappe che hanno portato alla nascita del partito ma, soprattutto, di guardare al futuro, alle sfide che ci aspettano: il lavoro, l’Europa, la questione ambientale, la politica sociale… Per essere un partito riformista, forza di cambiamento e innovazione, con una profonda cultura e responsabilità di governo. Dopo i lunghi anni della crisi, solo il PD è in grado di rimettere in funzione gli ascensori sociali, offrendo a ognuno opportunità fondate sul merito. E questo accadrà non delegando ma con il personale impegno quotidiano, con la messa in comune di tempo, passione, competenze e duro lavoro delle democratiche e dei democratici del partito, a partire dai territori”.

“Sono molto contenta di poter dialogare con Piero Fassino del suo nuovo libro ‘Pd Davvero’ – dichiara Marta Giovannini, segretaria del Circolo Pd Terre del vino, componente dell’Assemblea nazionale del Partito Democratico e dell’Osservatorio Nazionale sulla Famiglia – Condivido infatti l’idea che un partito, l’unico rimasto, in un mondo effimero, fatto di apparenza e spettacolarizzazione costante, debba invece prendere come punto di riferimento la “persona ” nella sua umanità, con le sue necessità e debolezze, ponendosi come obiettivo – e lo dico anche da componente dell’Osservatorio – dare risposte innanzitutto alle inquietudini delle famiglie, certezze al futuro dei figli, sicurezza alle persone che vivono un profondo smarrimento e, non tema di affrontare, concretamente, l’immigrazione con lungimiranza”.