Siri abbandona Bing e si converte a Google

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È l’assistente vocale più noto tra gli utenti di smartphone, nello specifico si parla di iPhone Apple: Siri, questo il nome del soggetto in questione, ha deciso di abbandonare Bing per passare al motore di ricerca più famoso al mondo: Google.

Una novità importante registrata nelle ultime settimane, per la precisione a fine settembre. Cosa è cambiato di preciso? E quali novità porterà agli utenti finali questo nuovo accordo? Ne parliamo con Dario Scarano, conoscitore tecnologia e motori di ricerca e amministratore del sito www.seoeposizionamento.it.

Prima di questo accordo, quando un utente effettuava una ricerca vocale con Siri e quest’ultimo non aveva risposte da fornire, in automatico venivano mostrati i risultati di ricerca di Bing, motore di ricerca Microsoft alla base anche di altre funzionalità Ios. Ora tutte le richieste saranno invece gestite da Google, il motore di ricerca più utilizzato dagli utenti del mondo.”

In sostanza un passaggio alla concorrenze che alla base ha anche motivazioni economiche: si parla di un accordo da 3 miliardi di dollari ad Apple per essere il motore web predefinito su iPhone e iPad. Ma ci sono anche motivazioni tecniche:

“Google – ci dice ancora Dario Scarano – ha voluto spiegare la scelta affermando che il tutto è dettato dalla volontà di accostare l’esperienza degli utenti a quella del suo programma utilizzato per navigare online, Safari, che già da molti anni presenta Google come motore di ricerca preimpostato. Una sorta di continuità con il passato.”

Si tratterebbe quindi anche di un fatto di coerenza visto che da sempre Safari si è appoggiato a Google e non al concorrente Microsoft Bing, che tra l’altro è un motore di ricerca che negli ultimi periodi sta vivendo una rapida espansione.

Il passaggio è avvenuto rapidamente, senza che l’utente di iPhone Apple si sia accorto di qualcosa. Cosa è cambiato dalla data del 25 settembre 2017?

“Lo switch ha fatto si che chi effettua ricerche video abbia risultati basati direttamente su Youtube; mentre chi effettua ricerche testuali avrà i risultati di Google. Solo per le ricerche di immagini è rimasto ancora impostato Microsoft Bing come fonte di risultati.”

In sostanza quella registrata lo scorso 25 settembre è una piccola rivoluzione: sarà Google a rispondere alle intenzioni di ricerca da parte degli utenti Apple che fruiscono dell’assistente vocale Siri. Una decisione che nasconde questioni di coerenza verso l’utente; ma anche, come sempre, motivazioni economiche visto che, come detto, Mountain View andrà a versare 3 miliardi di dollari ad Apple per continuare ad essere il motore di ricerca web predefinito su iPhone e iPad.

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