Invasione delle cimici, agricoltura piemontese a rischio: la Coldiretti istituisce un gruppo di ricerca per debellarle

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L’autunno con temperature particolarmente calde sta favorendo l’invasione della cosiddetta cimice marmorata asiatica che sta distruggendo i raccolti nei frutteti, negli orti ma anche le grandi coltivazioni di soia e di mais nel nord Italia.

Si tratta di un parassita cinese, con il nome scientifico di Halyomorpha halys, di cui col caldo si stanno moltiplicando gli esemplari che non hanno in Italia antagonisti naturali.
Il Piemonte non è escluso da questa vera e propria invasione che sta provocando danni agli agricoltori, poiché è una varietà estremamente polifaga che si nutre di varie specie coltivate.

“A rischio è il comparto frutticolo piemontese poiché la cimice colpisce soprattutto le coltivazioni di mele, pere, kiwi e nocciole oltre a quelle orticole, cerealicole ed anche ornamentali – spiegano Delia Revelli presidente Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale – Un gruppo di lavoro è già attivo per cercare soluzioni ed arrivare a dare risposte concrete alle imprese agricole. E’ fondamentale, però, la collaborazione di tutti, facendo filiera, per attuare una corretta lotta integrata all’insetto, adottando i metodi più sostenibili al fine di salvaguardare l’agricoltura Made in Piemonte facendo sempre attenzione all’ambiente e alla qualità delle produzioni”.

[Fonte foto: www.focus.it]

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