Deceduto dopo quasi un mese di agonia l’anziano di Asti rimastro gravemente ferito nell’incendio della sua auto

Salvatore Trecarichi Scauzzo è spirato lunedì in seguito alle gravi ustioni. La Procura ha aperto un fascicolo e disposto l’autopsia: lunedì i funerali

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Non ce l’ha fatta Salvatore Trecarichi Scauzzo, l’81enne di Asti rimasto gravemente ferito il 23 agosto scorso, nel cortile della sua abitazione di Corso Savona, nell’incendio della sua vettura: troppo gravi le ustioni riportate in gran parte del corpo dall’anziano, che è spirato il 18 settembre, dopo quasi un mese di agonia, all’ospedale Niguarda di Milano.

Il tragico incidente si è verificato nel primo pomeriggio, alle 14.45. Trecarichi Scauzzo aveva semplicemente messo in moto la sua Ford Puma alimentata a Gpl che teneva sotto casa quando improvvisamente la macchina ha preso fuoco e per il conducente, rimasto imprigionato nell’abitacolo, non c’è stato scampo: lo scoppio è stato così violento che le fiamme si sono propagate anche all’abitazione, rendendola tuttora inagibile.

La moglie dell’anziano, che stava riposando in casa, al boato è corsa fuori e ha dato l’allarme: sul posto sono accorsi, tra gli altri, i sanitari del Suem, i vigili del fuoco e i carabinieri di Asti. Subito trasportato nel nosocomio cittadino con ustioni di terzo grado sul 60 per cento del corpo, l’81enne nella serata del 23 agosto è stato trasferito nel centro grandi ustionati del Niguarda, dove però lunedì 18 settembre ha cessato di vivere senza riprendere mai conoscenza.

Distrutti dal dolore e non riuscendo a capacitarsi dell’accaduto, i familiari della vittima, per fare piena luce sui fatti, attraverso il consulente personale, dott. Giancarlo Bertolone, hanno deciso di affidarsi a Studio 3A, società specializzata a livello nazionale nella valutazione delle responsabilità in ogni tipologia di sinistro, a tutela dei diritti dei cittadini, che si è già attivato per raccogliere tutta la documentazione e monitorare da vicino le indagini. La Procura di Asti, infatti, ha aperto un fascicolo sull’incidente e il Pubblico Ministero titolare, dott. Giorgio Nicola, ha disposto l’autopsia sulla salma, effettuata mercoledì 20 settembre.

Andranno ovviamente accertate le cause del rogo, se si sia trattato, come hanno ipotizzato inizialmente i vigili del fuoco, di una perdita di benzina o di gas, o di altro: sta di fatto che quell’auto sportiva, che l’impianto a Gpl ce l’aveva di serie (il signor Salvatore l’aveva acquistata proprio perché ne era dotata, per risparmiare sul carburante), non aveva mai dato problemi al suo proprietario. La vettura è stata posta sotto sequestro.

Ma i familiari chiedono anche di sapere come mai si siano perse tante ore nevralgiche all’ospedale di Asti prima di trasferire il paziente in una struttura attrezzata con un centro grandi ustionati e perché il trasporto sia avvenuto in ambulanza: il pensionato al Niguarda c’è arrivato solo alle 9 di sera, dopo che si era invano cercato un posto a Torino e a Genova, e per tutta una serie di disguidi non si è potuto utilizzare l’elisoccorso, come sarebbe stato più logico.

Venerdì intanto è arrivato il nulla osta dall’autorità giudiziaria per i funerali, fissati per lunedì 25 settembre, alle ore 10.45, nella chiesa di San Paolo, e saranno sicuramente in tanti a voler dare l’ultimo saluto a Salvatore Trecarichi Scauzzo, che era molto conosciuto e ben voluto in città: l’anziano, camionista in pensione, era originario del Palermitano ma era emigrato fin da giovane in cerca di lavoro e risiedeva ad Asti da oltre mezzo secolo. Lascia la moglie Maria, i figli Giuseppe e Annamaria e quattro nipoti a cui era legatissimo.

 

Ufficio Stampa
Dott. Nicola De Rossi
Studio 3A

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