Coldiretti Piemonte: sul PSR la Regione velocizzi le procedure e i tempi di pagamento

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Continuano le criticità legate al Psr 2014-2020, in particolare riguardanti le misure 10 sull’agroindustria, 4 e 6 sugli investimenti e sull’insediamento nelle aziende condotte da giovani.

“Il processo di sviluppo e di innovazione dell’agricoltura Made in Piemonte passa necessariamente dall’erogazione dei fondi previsti dal Psr – sottolineano Delia Revelli presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale –. I nostri giovani sono pronti ad investire ed il tessuto imprenditoriale è in fermento, ma è necessario che la Regione velocizzi le procedure di istruttoria delle domande così da velocizzare la liquidazione dei premi”.

La lentezza si va ad aggiungere al momento di criticità che sta vivendo l’intero settore agricolo, legato sia al clima che è passato, negli ultimi mesi, dalle gelate tardive di aprile, alla grandine fino alla siccità persistente, sia all’andamento incerto dei prezzi di mercato, soprattutto per alcuni comparti. La siccità, in particolare, ha investito l’intero territorio piemontese dall’alto Piemonte alle zone pianeggianti, comprendendo anche l’alta Langa, creando disagi sia alle colture che negli alpeggi dove, con lo scarseggiare dell’acqua e del foraggio, si è creato un vero pericolo per gli animali. ”

Per tali ragioni il concretizzarsi dei contributi che spettano alle imprese rappresenterebbe una boccata d’ossigeno e darebbe un reale impulso all’economia piemontese ed al suo indotto”.

Tali lentezze burocratiche ed intoppi tecnici stanno, inoltre, facendo accumulare ritardi sempre più pericolosi nella distribuzione dei fondi europei.

“Al momento, poco più del 6 per cento delle risorse previste dal Psr è stato utilizzato dalla Regione ed al termine del 2018 ci sarà una prima verifica da parte della Commissione Europea: il rischio è quello di non riuscire a spendere tutti i soldi che il Piemonte ha a disposizione entro i tempi corretti. Non è ammissibile perdere questa occasione quando proprio il Psr dovrebbe essere lo strumento per mettere in atto una virtuosa stagione di rinnovamento”, concludono Revelli e Rivarossa.

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