All’Ospedale di Asti una stanza per le mamme dei neonati prematuri

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Seconda in Piemonte, solo dietro a quella della specializzato Ospedale Sant’Anna di Torino, la Neonatologia dell’Ospedale Cardinal Massaia si arricchisce di una stanza per le mamme dei neonati prematuri.
Un servizio estremamente prezioso, attivo da qualche mese e che ha già ospitato una ventina di neo mamme che hanno così potuto seguire 24 ore su 24 i loro piccoli.

“L’ispirazione è arrivata dalle per ora pochissime Terapie Intensive Neonatali più avanzate sul territorio nazionale – ha detto Paola Gianino, direttore della Struttura di Pediatria dell’Asl AT – dove ci sono stanze pensate per la famiglia, nelle quali i genitori possono stare fin da subito insieme ai loro piccoli 24 su 24”.
I bambini prematuri hanno necessità di cure adeguate, attrezzature all’avanguardia, assistenza continua e, spesso rimangono a lungo ricoverati lontano dai genitori, pur potendo questi entrare nella Patologia neonatale senza vincoli di orario. “Ma è diverso vivere con il proprio bambino m fin da subito – afferma ancora Paola Gianino -. I vantaggi sono tanti a beneficio della tranquillità dei genitori e dello sviluppo psicofisico dei neonati: è possibile il contatto costante tra la mamma e il neonato, viene favorito l’allattamento al seno; i genitori possono occuparsi del prematuro in maniera progressivamente più autonoma, pur essendo sempre le infermiere a disposizione in caso di difficoltà”.

In questo modo i genitori fanno parte integrante del percorso di cura e vengono contemporaneamente garantiti il contatto familiare e la sicurezza delle cure.
“Il rapporto mamma-neonato è un aspetto delicato e vitale – ha detto Ida Grossi, direttore generale dell’Asl AT -. Con questa iniziativa la nostra Asl intende proteggere fin dal primo istante di vita il nascituro dando la possibilità ai genitori di seguirlo in ogni momento nella sua stabilizzazione in terapia intensiva. Con questa stanza la pediatria del Cardinal Massaia dimostra di avere una marcia in più nella tutela della salute dei piccoli pazienti astigiani”.

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