Tragedia a Capo Noli, colpito da probabile malore il carabiniere annegato

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E’ stato probabilmente un malore improvviso di natura cardiaca a stroncare Gaspare Miceli, il carabiniere di 31 anni ritrovato senza vita in mare questa mattina ad un miglio da Capo Noli. Il militare nel pomeriggio di ieri si era tuffato per fare snorkeling, ma non è più tornato a riva e, intorno alle 20, quindi erano scattate le ricerche. Purtroppo, poco dopo le 9 di oggi, è stato ritrovato, ma per lui non c’era ormai più nulla da fare.

Secondo quanto accertato dal medico legale Marco Canepa, che su indicazione del pm Vincenzo Carusi questa mattina ha effettuato un esame esterno del corpo, Miceli è morto per annegamento, con tutta probabilità dopo aver accusato un malore cardiaco. Proprio alla luce di queste conclusioni, il pubblico ministero ha deciso di non disporre l’esame autoptico firmando il nulla osta per i funerali.

Gaspare Miceli, che avrebbe compiuto 32 anni ad ottobre, viveva ad Acqui Terme ed era in servizio nella stazione carabinieri di Roccaverano, in provincia di Asti. Era sposato da poco più di un anno e militava in una squadra locale di calcio,l’Asd Bistagno 1974.

Per molte ore gli uomini della guardia costiera, i carabinieri e i vigili del fuoco (con l’aiuto di un elicottero della Marina Militare e di quello dell’Arma) hanno continuato a perlustrare il mare tra Capo Noli e Finale Ligure nella speranza di poter salvare Gaspare Miceli, ma purtroppo le ricerche si sono concluse tragicamente.

Il carabiniere, secondo quanto ricostruito, si era tuffato in acqua intorno alle 16 insieme ad un amico per fare snorkeling. I due si erano poi separati: il secondo era tornato a riva per un problema alla maschera, mentre Miceli era rimasto al largo. Sembra che l’amico inizialmente lo abbia aspettato senza preoccuparsi perché la vittima era un buon nuotatore, ma alle 20, davanti all’assenza così prolungata, aveva lanciato l’allarme.

Fonte: www.ivg.it

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