Laudato, un Grignolino speciale dalla Vigna del Papa

Dalla vigna nuova di Portacomaro, dedicata a Papa Francesco, il Grignolino “Laudato”, ma non solo. Il progetto ha già prodotto, oltre a una prima serie di bottiglie con etichetta d’autore, anche una tesi di laurea. L’annuncio venerdì scorso nel salone comunale Alfieri di Portacomaro in occasione della presentazione ai volontari ed ai partners del progetto della prima serie di cinquecento bottiglie con etichetta d’autore, realizzata da un’opera donata dal duo artistico Delta NA formato dagli astigiani Neva Époque e Alessandro Vignola, reduci da una mostra in Indonesia.

La Direttrice del Crea, il prestigioso Centro di Ricerca per l’Enologia di Asti, Dott.ssa Emilia Garcia Moruno, presente con le ricercatrici Dott.ssa Loretta Panero e Dott.ssa Maria Carla Cravero che hanno seguito le varie fasi del progetto, ha detto tra l’altro che nei giorni scorsi, presso l’Università degli Studi di Torino, corso di laurea in biotecnologie industriali, è stata discussa brillantemente una tesi sul tema “Studio del microbiota di uva Grignolino dal Vigneto del Papa e caratterizzazione tecnologica e metabolica di ceppi di Saccharomyces cerevisiae per l’applicazione come starter industriali”. La tesi è stata realizzata dalla Dott.ssa Giorgia Quinterno di Alba che ha ottenuto centodieci con lode e menzione.

Il progetto della vigna del Papa dunque procede e sta dando risultati. Partito nel 2013 come iniziativa di bonifica e recupero di un terreno comunale, abbandonato da anni, si è via via rafforzato con apporto di numerosi partners e, da progetto di valorizzazione ambientale, è diventato un progetto con caratteristiche scientifiche orientato a scopi di solidarietà oltre che di valorizzazione territoriale.
Alla presentazione oltre al Sindaco Valter Pierini ed ai coordinatori del progetto Carlo Cerrato e Riccardo Durando, con la Direttrice del Crea Garcia Moruno sono intervenuti Marco Morra, titolare di Nobilbio Ricerche, Andrea Cerrato, Presidente dell’Associazione Bottega del Grignolino e Roberto Cerrato, Direttore dell’Associazione per il patrimonio dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, l’ente gestore del sito Unesco. La serie di interventi è stata conclusa da Monsignor Vittorio Croce che ha sottolineato la complessità del progetto tendente, non solo a ricordare le radici astigiane di Papa Francesco, ma anche ad indicare un modo di tradurre in pratica il suo messaggio sui temi della terra e della natura contenuto nella sua prima lettera enciclica intitolata “Laudato si”. Un nome evocativo, Laudato, scelto non a caso per questo particolare vino Grignolino, destinato non al commercio, ma solo a raccolta fondi per “Progetti Solidali”.
Al termine sono state consegnate le prime bottiglie numerate ad alcuni dei volontari che in questi anni hanno prestato la propria opera nella vigna. Ora saranno consegnate anche a chi ha creduto nel progetto adottando una vite (con un contributo minimo di cinquanta euro) e a chi lo farà prossimamente.

La vigna ha una superficie di cerca cinquemila metri, con mille seicento viti di Grignolino d’Asti. Dalla prima vendemmia sono stati ottenuti 740 chili di uva trasformati in 500 bottiglie. La campagna “Adotta una vite” intanto continua. Per informazioni : lavignadelpapa@gmail.com
Altre iniziative sono in programma in vista della seconda vendemmia prevista per fine settembre: previsioni ottime.

 

Nella foto volontari e partners del progetto.