Il Piemonte, le sue Eccellenze, la sua Cucina: Tiramiseirass

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Nuovo appuntamento con la rubrica di cucina piemontese nata dalla collaborazione tra Atnews e LIBRICETTE.eu.

Le ricette sono fornite dagli autori di LIBRICETTE.eu e riguardano sia piatti della tradizione, sia ricette realizzate con materie prime tipiche del territorio.

Quanto sopra ha lo scopo di esaltare l’identità enogastronomica della regione e di diffondere cultura relativa alla storia delle famiglie piemontesi, ognuna delle quali ha la sua versione di un piatto tradizionale.

Relativamente ai prodotti tipici, attraverso l’utilizzo nelle ricette, gli stessi saranno esaltati e portati all’attenzione del pubblico.

 

Tiramisù con Nocciola Piemonte e Seirass – TIRAMISEIRASS

Autore: Paola Uberti fondatrice di LIBRICETTE.eu

Blog: SLELLY

Il Seirass è spesso considerato la ricotta piemontese, anche se la tecnica produttiva lo avvicina ai formaggi poiché al siero si aggiungono latte e caglio.

Il Seirass è a base di latte di pecora e vaccino. Ha una consistenza morbida e cremosa e una pasta molto fine e meno granulosa della ricotta “normale”. In bocca il seirass si rivela morbidissimo e vellutato.

Il Seirass tradizionalmente è confezionato in coni di lino. L’originale pezzatura oscilla tra 1 e 1,5 kg, ma oggi è reperibile in pezzature più piccole che meglio si adattano alle esigenze dei consumatori.

Prodotto in molte zone del Piemonte, in particolare nelle Valli Germanasca, Pellice e Chisone, secondo alcune fonti, il Seirass ha avuto origine presso le comunità valdesi della zona di Pinerolo.

Prima del dopoguerra e del miglioramento delle condizioni economiche di molte famiglie, la produzione di Seirass era ridotta rispetto ad oggi e spesso era realizzato con il solo siero ricavato dai processi produttivi di altri formaggi.

Il Seirass, che è un prodotto P.A.T. (Prodotti Agroalimentari Tradizionali), ha un sapore delicato ed elegante e si presta a moltissimi utilizzi, sia in piatti salati (ad esempio come base per il ripieno di paste fresche), sia in preparazioni dolci alle quali dona una morbida carezza di latte.

Infine, per capire meglio cosa sia il Seirass, affidiamoci a Gipo Farassino che nella canzone ‘L Tolè ‘D Civass (letteralmente Il Lattoniere di Chivasso), raccontava:

“L’é la stòria dolorosa

d’en tolé ch’a stà a Civass

che ‘n bel dì con la morosa

l’é rivà a Pòrta Palass.

Adalberto Romolasso

professione lattoniere

l’é rivà a Porta Palasso

con la sua Belvedere;

stravaccata sul sedile

lui ci aveva la morosa

figlia di un grand’impresario edile

si chiamava Mariarosa.

Ah! La stòria dolorosa

d’en tolé ch’a stà a Civass

che ‘n bel dì con la morosa

l’è rivà a Pòrta Palass.

Adalberto Romolasso

lui voleva comperare

mezzo etto di seirasso

così, tanto per gustare;

il seirasso è quella cosa

che assomiglia un po’ ai tomini

c’è chi ci fa senso, chi va pazzo

e chi lo mangia coi crostini.”

E vogliamo parlare della Nocciola Piemonte IGP? Quel frutto straordinario che sprigiona profumo e regala sapore inconfondibile, delicatezza, incredibile bontà?

Se il Seirass fosse una sostanza stupefacente io sarei indiscutibilmente da centro di recupero. Per fortuna non lo è. Questa meraviglia piemontese sa abbracciare con straordinaria delicatezza una moltitudine di altri ingredienti, avvolgendoli con la sua deliziosa consistenza.

In questo tiramisù in stile piemontese ho creato una crema a base di Seirass, pervasa dal gusto e dal profumo della Nocciola Piemonte IGP. La crema si appoggia sui tradizionali Savoiardi imbevuti di caffé. A coronare il tutto, in luogo del cacao, riccioli di cioccolato fondente (mi raccomando di quello buono che ha reso Torino, assieme a tante altre cose, una città di eccellenze), e un pizzico di caffè macinato che dona una vibrazione piacevolmente amarognola.

INGREDIENTI PER 2 PERSONE

100 grammi di Seirass piemontese (in mancanza potete optare per una ricotta di latte misto ovino – vaccino purché sia di altissima qualità)

40 grammi di Nocciole Piemonte private di guscio e pellicina e tostate

30 grammi di zucchero semolato

4 savoiardi

2 caffè espressi freddi

1 uovo grande

Cioccolato fondente al 70% q.b.

Caffé macinato q.b.

PROCEDIMENTO

In un frullatore riunisco le nocciole e lo zucchero. Aziono la macchina a intermittenza fino a ottenere una polvere piuttosto fine che trasferisco in una capace ciotola.

Aggiungo il tuorlo d’uovo e sbatto il tutto con le fruste elettriche per amalgamare perfettamente.

Unisco il Seirass setacciato e sbatto ancora per pochi istanti.

A parte monto l’albume a neve ferma poi lo unisco al composto precedente. Dapprima unisco un cucchiaio di albume mescolando rapidamente per ammorbidire il tutto, poi aggiungo il restante poco alla volta e con movimenti dal basso verso l’alto, delicati ma rapidi.

Spezzo in due parti i savoiardi, li intingo nel caffè senza imbibirli troppo (non devono spappolarsi), poi ne appoggio due metà sul fondo di due coppette monoporzione.

Aggiungo uno strato di crema di Seirass e nocciole, poi altre due metà di un Savoiardo in ciascuna coppetta.

Finisco con un altro strato di crema.

Copro e trasferisco in frigorifero per almeno due ore.

Rifinisco il tutto con un po’ di cioccolato fondente grattugiato e un pizzico di caffé macinato e servo.

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