Regione Piemonte: anoressia e bulimia, patologia già a 8-9 anni

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Gli esordi di patologie come anoressia, bulimia e alimentazione incontrollata si sono abbassati all’età di 8-9 anni per le ragazze e il fenomeno negli ultimi anni è triplicato. La notizia è stata data dalla presidente della Commissione Pari opportunità Paola Berzano nel corso dell’audizione in Commissione Sanità, presieduta dal consigliere Domenico Ravetti.

In questa seduta di giovedì 13 luglio, la Commissione regionale Pari opportunità e l’Associazione In punta di cuore hanno chiesto ai consiglieri regionali che i disturbi del comportamento alimentare (Dca) siano inseriti all’interno dei Livelli essenziali di assistenza (Lea). Gli auditi hanno anche esortato a istituire punti di prima accoglienza per quanti soffrano di tali patologie, assicurando coperture finanziarie e personale alle strutture già attive sul territorio. Si chiede altresì di essere maggiormente coinvolti dall’Assessorato alla Sanità nella predisposizione di provvedimenti in materia.

Si tratta di patologie complesse quali anoressia, bulimia e alimentazione incontrollata – hanno dichiarato la presidente Berzano e quella dell’Associazione Carla Elisabetta Facchin – che riguardano in particolar modo le donne, che per l’appunto possono cominciare già a 8-9 anni per le ragazze, ma che sempre più interessano anche i maschi con percentuali in espansione progressiva ogni anno. I dati nazionali ci dicono che siamo di fronte a una sorta di epidemia sociale fra i giovani, con un aumento dei casi del 300% negli ultimi anni e in Piemonte la situazione presenta molteplici criticità e i servizi offerti alle pazienti e alle loro famiglie non rispondono ai bisogni di cura: ci sono troppe persone in lista d’attesa presso il Centro esperto regionale Dca della Città della Salute di Torino e dell’Asl To4 di Lanzo Torinese (To) e il rischio è che possa curarsi solo chi può permetterselo.

Il consigliere Marco Grimaldi (Sel) ha posto un quesito sul fatto che il progressivo venir meno dei centri d’ascolto nelle scuole possa aver inciso sulla progressiva espansione del fenomeno.

I consiglieri Paolo Allemano e Davide Gariglio (Pd) hanno rispettivamente evidenziato come le Politiche della salute siano una materia fluida, in movimento, che richiede continui bilanciamenti per poter soddisfare al meglio le esigenze dei cittadini, e chiesto rassicurazioni sul fatto che il centro di Lanzo Torinese possa essere considerato un’esperienza pilota da replicare eventualmente sul territorio regionale.

I consiglieri Stefania Batzella e Davide Bono (M5s) hanno sottolineato che il Consiglio regionale ha già approvato all’unanimità atti d’indirizzo in materia di disturbi alimentari e domandato come proceda il gruppo di lavoro costituito dall’Assessorato alla Sanità.

La presidente Berzano e la componente dell’Associazione Monica Antonietto hanno ribadito l’importanza di dotare le scuole medie di punti di ascolto psicologico che potrebbero giovare non solo agli studenti ma anche ai genitori, confermato l’eccellenza del Centro Dca di Lanzo e la necessità di prevederne almeno altri due sul territorio regionale e annunciato che la prossima settimana si terrà un incontro con l’assessore alla Sanità per fare il punto sugli esiti del monitoraggio svolto nei mesi scorsi.

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