Piemonte: solo 35mila anziani in assistenza domiciliare. Pochi per la nostra regione

In Piemonte ci sono 1.091.000 ultrasessantacinquenni, e di questi solo 34.751 persone ricevono servizi di assistenza domiciliare, pari al 3,18% della popolazione over-65. Sono dati del Ministero della Salute, comunicati per la prima volta oggi da Italia Longeva, network scientifico dello stesso Ministero, dedicato all’invecchiamento attivo e in buona salute.

Questi numeri sono contenuti in una più ampia survey, sviluppata da Italia Longeva, presentata oggi al Ministero della Salute in occasione degli Stati Generali dell’assistenza a lungo termine (Long Term Care). L’indagine di dettaglio parte dai più ampi dati ministeriali, per effettuare una sorta di “carotaggio” delle più rappresentative realtà locali, e comprendere in concreto come siano organizzati i servizi di assistenza a domicilio. È stata condotta, in particolare, coinvolgendo 12 Aziende Sanitarie presenti in 11 Regioni italiane, con distribuzione bilanciata tra nord e centro-sud, che offrono servizi territoriali a 10.5 milioni di persone: dal punto di vista puramente numerico, quindi, copre un quinto della popolazione italiana.

Per il Piemonte, l’indagine propone un focus sulla ASL Torino 5, la cui popolazione è costituita da anziani per il 24%, i quali sono anche i principali fruitori dei servizi di Assistenza Domiciliare Integrata (over-65 il 91% delle persone assistite in casa). Dal punto di vista dei servizi, in questa ASL sono garantite l’87% delle prestazioni ADI tra quelle più rilevanti dal punto di vista clinico-assistenziale, con ripartizione abbastanza equa fra quelle che possono essere erogate direttamente dal servizio sanitario e quelle garantite invece da operatori privati (rispettivamente 19% e 11%, con il 70% delle prestazioni che possono invece essere erogate congiuntamente dal pubblico e dal privato). La ASL Torino 5, infine, risulta fanalino di coda per numero medio di ore dedicate a ciascun paziente (9 ore l’anno, contro una media nazionale di circa 20 ore).

“Come per la maggior parte delle regioni d’Italia – commenta il Professor Roberto Bernabei, Presidente di Italia Longeva – emerge che il Piemonte ancora non sfrutta appieno l’opportunità dell’assistenza domiciliare, prendendo in carico con questa modalità una percentuale troppo esigua della popolazione over-65 residente. Per converso, il numero di prestazioni e l’equilibrio fra le prestazioni offerte da operatori pubblici e da operatori privati nella ASL Torino 5 confermano che il Piemonte è tra le regioni in grado di diventare una delle apripista, a livello italiano, per efficacia e diffusione dell’ADI. In questo senso – conclude Bernabei – continuare a puntare sulla partnership pubblico-privato potrebbe rivelarsi una delle chiavi strategiche per la maggior diffusione dell’assistenza a domicilio”.