”Problemi di sQuola”: La fatica di leggere

Stimolare la passione per la lettura in ogni caso

La mia bambina (seconda elementare) fa fatica a leggere: legge stentatamente e questo compito proprio non le piace:lo vive come una forzatura e appena le dico di leggere un quarto d’ora per passare la giornata ora che siamo in vacanza, strepita e va a fare qualcosa d’altro. Se nei libriccini dei compiti ci sono pagine di lettura il suo atteggiamento è quello di cercare di saltare direttamente alle domande e tentare di rispondere prima di aver letto il testo.

Sta diventando un terreno di scontro quotidiano e non era quello che avevo in mente per la lettura di mia figlia: inoltre la lettura è fondamentale a scuola e a nello studio. Come può leggere così poco!? Mi sembra troppo grande perché le legga io i testi e quindi non possiamo uscire da questo circolo vizioso.

Dimenticavo, l’ho portata a fare uno screening di lettura e mi han detto che è la sua velocità di lettura è bassa ma è ancora in norma, e che leggere un po’ di più potrebbe anche aiutarla a incrementare la rapidità. Questo suggerimento mi ha appesantito di altre ansie al riguardo.

Gentile mamma,
grazie per la domanda, perché ci permette di approfondire un tema davvero interessante.

Tutti noi siamo felici quando troviamo un bambino che legge con piacere e passione. E i genitori ne sono orgogliosi e contenti. Ma non sempre le cose vanno come ci aspettiamo e in questo caso è necessario supportare attivamente l’interesse per la lettura. Tale supporto attivo, vale anche quando ci siano condizioni oggettive alla difficoltà di lettura, come ad esempio una dislessia, non solo come in questo caso una difficoltà lieve di lettura.

Il metodo del quarto d’ora o della sgridata dittatoriale difficilmente può esitare in risultati utili al nostro scopo o soddisfacenti dal punto di vista qualitativo. Magari il bambino, obbligato, leggerà per un paio di giorni, con la stessa sensazione interna di stare leggendo seduto sugli spilli, o con un’arma puntata alla tempia, ma difficilmente riuscirà a incrementare il suo amore per la lettura.

Bisogna quindi fare un passo , non un passo indietro, attenzione, perché la proposta è molto seria e non va interpretata come “passo indietro”. Un passo.

La chiave può venire dalla lettura ad alta voce, non quella del bambino al genitore (spesso richiesta allo scopo di sincerarsi se il piccolo stia realmente leggendo), ma quella del genitore al figlio. La coccola della lettura, fatta con passione e divertimento reciproco.

Quando la spinta a leggere è debole nel bambino, la scoperta di un nuovo mondo interessante non può che venire da questo. La tua bambina non è troppo grande per essere interessata alla lettura, attraverso l’ascolto di te o del suo papà che leggete, come non lo è per ricevere le coccole o per fare il solletico, immagino.

Inoltre non ama leggere.

Il punto è un altro: se noi pensiamo veramente che dentro ai libri di lettura ci sia qualcosa di interessante, se pensiamo veramente che valga la pena scoprire come ha fatto Matilde* a mettere in fuga la Spezzindue, se pensiamo che realmente la nostra bambina debba, più avanti, poter leggere in autonomia libri che noi non vorremmo leggere e vogliamo davvero darle questa libertà, allora dobbiamo mirare in alto e non possiamo obbligarla con la forza.
Finirebbe per odiare ancora di più la lettura e il nostro obiettivo sarebbe mancato.
L’obiettivo è giusto e bellissimo. E non tanto perché la lettura è importante a scuola o nello studio.
Quello è l’ultimo dei problemi. La nostra società non sembra tanto interessata ne all’una né all’altro.

Il problema è la gioia di leggere,la libertà di farlo, la libertà di leggere cosa si vuole.

La tua bimba merita che tu legga ad alta voce.
Che tu legga ad alta voce libri che lei ha scelto.
Che tu legga ad alta voce fintanto che non ti accorgerai che ti chiede di farlo ancora, di andare avanti.
Diventerà un’abitudine. E allora potrai iniziare a dimenticare i libri in giro e stai certa che la tua bimba inizieràa rileggerli, o a vedere se riesce ad andare avanti da sola.
Ma se vuoi un consiglio, anche allora, continua a mantenere anche l’abitudine di leggere un po’ per lei. Sarà il vostro tempo di qualità e farà bene a entrambe.

Leggere è molto diverso dalle abituali esperienze ad esempio legate alla visione di cartoni animati o film. Stimola l’immaginazione in modo profondo, e permette a chi legge di immaginare un volto per ogni personaggio.

Non è certo che diventerà per forza una lettrice, ma è molto probabile. Ed è ancora più probabile che sviluppi interesse per cosa c’è in quei blocchetti di carta.
Vi auguro una serena estate, andate insieme in libreria, o in biblioteca e scegliete un libro che piace a lei. Poi andate a casa e comode sul letto, sotto al ventilatore, o dove più vi piace iniziate quest’avventura.

*Matilde, Roald Dahl, 2006 Salani

Per approfondimenti, ad esempio:
Mem Fox, Baby Prodigio i miracoli della lettura ad alta voce,Il Castoro, 2011

Silvia Bologna

ImparAmare – Asti

 

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I consigli della Rubrica “Problemi di Squola” sono pareri di esperte professioniste che lavorano da anni nel settore, ma ricordiamo che solo vedendo il bambino uno specialista può comprendere al meglio quali sono le difficoltà del bambino e trovare soluzioni concrete calate perfettamente sulla realtà.