Gianfranco Imerito: “Tra le priorità una cabina di regia con le associazioni culturali astigiane”

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Torna alla cultura Gianfranco Imerito. Unico nella squadra del neosindaco Maurizio Rasero a vedersi confermato il proprio incarico a cinque anni di distanza, l’assessore ci spiega quali sono le sue visioni del futuro per la cultura astigiana.

Imerito, durante la presentazione della Giunta ha detto di avere due sogni nel cassetto. Può spiegargli?

Il primo è un progetto a cui tengo da molto tempo: quello di creare uno spazio polivalente, nei locali dell’ex biblioteca, a disposizione di tutti gli artisti astigiani. Un polo espositivo dove poter realizzare mostre temporanee, workshop o altri eventi. Una casa della cultura che Asti dovrebbe avere. Il secondo, invece, riguarda una più coerente programmazione degli eventi in questa città. Mi piacerebbe un’agenda condivisa di tutto quanto si svolge ad Asti per evitare sovrapposizioni e dare la massima visibilità a tutti.

Parliamo della sua delega principale. Cosa pensa che è stato fatto e cosa si potrà fare?

Devo dire che sono stato molto contento di aver ritrovato un settore, quello della Cultura, che viaggia ancora sui binari che avevamo impostato 5 anni fa. Sono altresì avvantaggiato dal fatto che conosco la struttura, e che dopo aver “studiato” il ruolo da assessore nell’ultima mia esperienza amministrativa, oggi possa avere qualche ambizione in più. Due sono le cose su cui intendo concentrami: la prima è quella di mettermi al lavoro con tutte le associazioni culturali astigiane: cinema, teatro, musica e ogni altro settore. Con loro vorrei iniziare un lavoro di consultazione per cercare di prendere le migliori decisioni in ogni settore: non c’è nulla di peggio di un Assessore tuttologo. Seconda cosa: chiederò all’amico Berzano di investire più sulla comunicazione: dobbiamo uscire dai confini cittadini e poter espandere la platea dei nostri spettacoli.

Asti Musica e Asti Teatro: quale futuro per queste manifestazioni?

Sono entrambi rassegne solide, che hanno una lunga tradizione alle spalle. Una delle linee del mio mandato sarà quella di impegnarmi a fondo per trovare soggetti privati che intendano investire in progetti di qualità. Ritengo che con i giusti investimenti le due manifestazioni possano prendere il volo.

L’Università è stata al centro della campagna elettorale di questa Giunta. Cosa si può fare per migliorare questa istituzione?

Credo che un rilancio dell’Università debba avvenire necessariamente dall’individuazione di un corso di studi caratterizzante per il territorio: non penso che mantenere corsi di laurea che sono disponibili a Torino o ad Alessandria possa caratterizzare positivamente l’università. Mi piacerebbe portare ad Asti un percorso di studi legato alla gastronomia e all’enologia, in grado di attirare studenti da tutta Italia e rilanciare anche l’economia della zona.

Tra le sue deleghe c’è anche l’Urp. Cosa si può migliorare?

Credo che se Asti voglia avere l’ambizione di diventare una città turistica, l’ufficio del Comune debba incominciare a ragionare anche sulle esigenze di un turista. Partendo da un ampliamento degli orari di apertura: oggi l’Urp rimane aperto dal lunedì al venerdì. Mi piacerebbe estendere l’orario almeno anche al sabato.

 

Alessandro Franco

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