Asti, il Movimento 5 Stelle va dal prefetto: “Rasero non può essere sindaco e vice presidente della Cassa di Risparmio”

“Maurizio Rasero non può continuare a posticipare la decisione relativa all’incompatibilità fra la carica di sindaco e quella di vice presidente della Cassa di Risparmio”.

A dirlo è Massimo Cerruti del Movimento Cinque Stelle che ieri, 7 luglio,  insieme al suo gruppo consiliare affiancato dal parlamentare Paolo Romano e supportato dall’avvocato Alberto Pasta, ha sottoposto la questione dell’incompatibilità al prefetto di Asti, Paolo Formicola.

“Proseguiamo per la nostra strada – dichiara ancora Massimo Cerruti – comprendiamo che sono molti gli impegni istituzionali cui il Sindaco ha dovuto fare fronte, ma ciò non giustifica il mancato interessamento relativo a una questione che garantisce il corretto e imparziale funzionamento della macchina comunale”.

Alberto Pasta ha illustrato gli aspetti legali della problematica richiamando gli artt. 69 e 70 del Testo Unico Enti Locali: “La legge disciplina con chiarezza la situazione in cui si trova il Sindaco prevedendo un’azione amministrativa e un’azione giudiziaria per rimuovere gli effetti della sussistenza di un’incompatibilità anche solo potenziale; non solo, il Codice Etico della Cassa di Risparmio di Asti prevede il rispetto di corretti ambiti di indipendenza con la Pubblica Amministrazione da parte anche e soprattutto dei vertici dell’ente finanziario; la sussistenza di un problema di indipendenza è regolata anche dalla Banca della Città e Maurizio Rasero in quanto vice presidente non può non essere a conoscenza di tale regola. Inoltre, non basta che il neo sindaco dichiari la rinuncia al suo stipendio da capo dell’amministrazione comunale: ciò non sana in alcun modo l’incompatibilità poiché è un problema palese di commistione fra interessi pubblici e privati”.

Continua la neo consigliera Alessia Sapuppo: “Gli aspetti esposti da Alberto Pasta non vanno considerati meri tecnicismi legali: in un periodo di forte disagio economico come quello che stiamo vivendo è più facile parlare di rinuncia ai compensi che di regole comuni, ma è il rispetto della legalità che garantisce che l’amministrazione pubblica operi in maniera imparziale ed efficace con l’obiettivo di curare gli interessi dei cittadini”.

Il gruppo dei pentastellati farà pervenire al prefetto Paolo Formicola la documentazione a sostegno della loro richiesta che sarà formalmente presentata in occasione del primo consiglio comunale. Se il sindaco non dovesse dimettersi dalla carica di vice presidente della Banca cittadina, i consiglieri annunciano che proseguiranno l’iter previsto dalla legge con un’azione popolare davanti al tribunale di Asti.