Ritorno alla tradizione: il Corpus Domini a Montechiaro d’Asti

Ieri era il Corpus Domini, festività religiosa, celebrata in tutta Italia secondo differenti riti e consuetudini, tutti riferiti alla memoria del corpo e sangue di Gesù Cristo.

A Montechiaro con l’arrivo di don Paolo Prunotto la parrocchia ha nuovamente proposto questa tradizione durante la quale il simbolo del coropo di Cristo, viene portato in processione, lungo il cento e la via maestradel paese.

“Un tempo, la festa del Corpus Domini a Montechiaro, come anche nei vari paesi rurali dell’astigiano era molto sentita – torna indietro nel tempo Ernestino Rebaudengo – Mi ricordo che mia nonna, così come altre donne del vicinato addobbavano il passaggio della processione con lenzuoli ed infiorate ed altari, a testimoniare la devozione verso l’ostia consacrata nella sua totale presenza: corpo, sangue, anima e divinità. Oggi questa manifestazione della nostra fede è quanto mai necessaria in questo nostro tempo segnato da confusione e perdida di punti di riferimento, ideali, morali e spirituali.”.

La processione si è snodata per la via maestra preceduta dalla croce portata dall’accolito Giorgio Franco dai bambini della prima comunione Arianna Bandiera, Alessandro Torsiello, Greta Rolla, Matilde La Fontana, Luca Guggia, Lorenzo Ferrero, Silvia Balbo, Alessia Brizzi, quindi dai chierichetti che incensavano con il turibolo, seguiva il baldacchino dell’800, sotto il quale il parroco, impugnava il grande ostensorio con l’ostia consacrata, seguivano il sindaco Paolo Luzi con la giunta, consiglieri comunali, la cantoria e popolazione.

Con la benedizione eucaristica impartita da don Paolo nella chiesa di s. Bartolomeo si è conclusa la celebrazione religiosa.