Asti, gli studenti del Monti in piazza e la Provincia propone due alternative (Foto)

Cosa ne sarà del futuro degli studenti dell'Istituto Augusto Monti di Asti?

Se ne dovrebbe sapere di più nei prossimi giorni, quando si chiuderà il bando della Provincia di Asti per le offerte delle imprese per la realizzazione di una struttura prefabbricata.

E’ infatti questa una delle due soluzioni che Marco Gabusi ha presentato oggi, in una sala consiliare della Provincia gremita di studenti parte in causa; molti altri, per un totale di 43 classi, erano sulle scale e sotto i portici di piazza Alfieri a manifestare per i loro diritti, per ottenere risposte ad una situazione davvero grave. Al tavolo dei lavori, insieme al Presidente della Provincia, il Dirigente Scolastico Giorgio Marino e la Presidente Consiglio d’Istituto, Chiara Cerrato: insieme stanno facendo il possibile per risolvere in tempi brevi la situazione, entro l’inizio del nuovo anno scolastico.

L’alternativa al prefabbricato è l’utilizzo di spazi vuoti che già ci sono in città. In particolare sono due le idee: il recupero della palazzina di Via del Varrone, già sede di un’ente privato, come quella che dà su Via Gerbi. Quest’ultima, in particolare, risolverebbe anche il problema della palestra, vista la vicinanza con gli impianti sportivi cittadini. Ma i problemi sono molteplici per la burocrazia degli enti pubblici: si tratta di edifici privati, uno detenuto da una società di leasing, che dovrebbero essere messi in sicurezza secondo le normative in corso.

Dopo la visita odierna con l’Asl e il Vigili del Fuoco – ha spiegato Gabusi – l’idea di Via Gerbi, che sembrava la più plausibile, è stata messa in discussione.

Prende sempre più piede l’idea di un prefabbricato di 37 metri x 15 da 8 classi, con due moduli uno sopra l’altro, che sarebbe di ultima generazione. Il problema è il dove. Gabusi ha sottolineato come il luogo migliore sia Piazza Lavezzeri, non distante dalla sede del Monti, ma le proposte della Provincia devono fare i conti con gli spazi del Comune di Asti che, nella decisione, vorrebbe chiamare in causa i fruitori dell’attiguo Tribunale, che si vedrebbe drasticamente ridotto il numero di parcheggi. Le alternative potrebbero essere diverse, ma il fatto è che la decisione deve essere presa in fretta.

“Entro 10 giorni decideremo così da poter rassicurare non solo gli alunni ed i loro genitori ma anche il corpo docente” – ha dichiarato Gabusi.

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Claudia Solaro