Palio, ancora nessuna indicazione per Asti sull’utilizzo dei purosangue

Rimane ancora appesa, sul Palio di Asti, la spada di Damocle riguardante l'utilizzo o meno dei cavalli purosangue nella corsa.

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Una direttiva del ministero della Salute, datata al mese di agosto dello scorso anno, prevedeva infatti che l’utilizzo dei cavalli cosiddetti purosangue fosse riservato solo agli ippodromi, mentre per le manifestazioni di piazza il tracciato doveva essere percorso solo dai mezzosangue.
Direttiva questa che aveva messo in allarme fin da subito i vertici della manifestazione paliofila, dal momento che l’utilizzo dei cavalli purosangue è una tradizione radicata da parte del Palio di Asti.

Come tutti i regolamenti, il divieto prevedeva alcune eccezioni, tra queste la possibilità di correre da parte dei purosangue su tracciati ritenuti idonei da parte dei tecnici del Mipef, il ministero delle politiche forestali che ha la competenza sulle corse.

Ed è proprio su un eventuale deroga all’ordinanza che si sta lavorando per continuare a far correre i puri in piazza Alfieri. Lo scorso dicembre una delegazione formata dal sindaco e dal capo servizio veterinario del Comune è andata al ministero per discutere di una eventuale soluzione, nel frattempo il Palio di Legnano (dove corrono i purosangue) ha ottenuto il nulla osta per la corsa. I tracciati sono diversi, ma è un segnale incoraggiante. Ora bisogna attendere e aspettare le indicazioni che arriveranno da Roma.

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