Il Cerchio magico: l’iscrizione a scuola

Quando nascono sembra che debbano restare neonati per sempre e invece è un attimo che te li ritrovi a svuotare cassetti e poi a correre dietro ai piccioni; un altro battito di ciglia e sei alla prima recita di Natale della scuola materna a piangere tutte le tue lacrime; fai appena in tempo ad accettare l’idea che il suo mondo sia in perenne espansione (e il tuo ruolo in esso in costante ridimensionamento) che ti ritrovi faccia a faccia col tuo pc alla pagina “iscrizioni online” del MIUR perché tua figlia va in prima elementare.

È uno shock, un vero shock, non raccontiamocela! E il fatto di dover mettere in fila codici fiscali e date di nascita aiuta moltissimo a concentrarsi su qualcosa di diverso dall’unico pensiero realmente dominante: “è diventata grande, ma quando è successo? Perché non me ne sono accorta?”.

E così rispondi alle domande, una dopo l’altra, cercando di ricordare tutto quello che si è detto all’open day e soprattutto il nome di quella maestra tanto caruccia con cui hai parlato, per chiedere nelle note che sia messa nella sua classe (ma tanto chi lo sa in che classe finirà).

E quando alla fine, dopo aver rincontrollato tutto una decina di volte e sei pronta a inviare la domanda, arriva puntuale la tentazione dell’adesso lascio perdere tutto e me la tengo a casa con me, mi butto sull’home schooling… ma sai che è solo il tuo ventre mammesco a parlare e che puoi concederti ora questi pensieri, per qualche secondo, perché sei sola, ma che quel giorno di settembre nel quale tua figlia varcherà la porta della scuola elementare per la prima volta farai di tutto per essere solida e incoraggiarla, comunicarle forza e anche entusiasmo, perché è di entusiasmo che avrà bisogno estremo nella sua nuova avventura.

Ed entusiasmo sentirai anche tu, insieme a lei, perché nel suo sbocciare è il senso e lo scopo del tuo essere madre.

Paola Lazzarini 

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